IL NUOVE EROE OSCAR DI MONTIGNY
Il direttore marketing, comunicazione e innovazione del Gruppo Mediolanum racconta ai manager trevigiani le sfide e i trend futuri, attraverso il concetto di Economia 0.0, ovvero il recupero della centralità dell’individuo
Dai trend economici alla filosofia. Dalle nuove tecnologie ai mutamenti demografici, attraverso la sostenibilità e la fisica quantistica. Ha toccato davvero tematiche a 360° gradi Oscar di Montigny nel corso del suo public speech dal titolo “Protagonisti del cambiamento”, organizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con Federmanager lo scorso 12 luglio presso l’Hotel Maggior Consiglio di Treviso. Una serata che rientra nel progetto di incontri formativi “Veneto in Azione”, con l’obiettivo di investire sulla formazione del capitale umano per accrescere competenze e cooperazione come leve di cambiamento nelle relazioni tra cittadini, imprese e amministrazioni.
Direttore marketing, comunicazione e innovazione del Gruppo Mediolanum, di Montigny ha raccontato ai numerosi imprenditori presenti la necessità di cambiare se stessi per guidare le trasformazioni e diventare protagonisti del cambiamento. Una riflessione sulla centralità dell’uomo in un mondo in continua evoluzione tecnologica e sul valore della gratitudine: “Nessun cambiamento sarà tale senza reinventarci da dentro. Riconducendo l’essere umano a quella centralità interiore fondamentale per equilibrare il tutto. Fare del bene e farlo bene: fare della nostra vita un prodotto e fare di questo prodotto qualcosa di significativo per l’insieme. È una nuova idea: un’economia sostenibile, che ho chiamato Economia 0.0, che esprime la capacità di esistere insieme, nella relazione col tutto e non soltanto come parte a se stante”.
Alla base del racconto di Montigny anche il suo ultimo libro “Il tempo dei nuovi eroi”, in cui racconta gli incontri con grandi personaggi del nostro tempo come il Dalai Lama, Lech Walesa e Patch Adams. “Al giorno d’oggi – ha detto – l’uomo da scopo finale è stato trasformato nel mezzo. Bisogna invece che l’uomo torni al centro. Questo perché abbiamo rimandato per troppo tempo la presa di coscienza di quello che è veramente importante. Il nuovo eroe, infatti, è colui che ogni giorno ha come obiettivo riuscire a fare la differenza per se stesso e per la comunità in cui vive, tenendo sempre a mente che con comunità dobbiamo intendere l’umanità intera, senza distinzioni di alcun tipo”.