L’attuale emergenza colpisce tutte le categorie, le persone e le attività. Federmanager Treviso e Belluno, in accordo con la direzione nazionale, sta lavorando per i dirigenti e per rimanere al loro fianco anche in questo periodo di difficoltà.
Come ha ribadito in un comunicato diffuso alla stampa il Presidente Federmanager Stefano Cuzzilla, «i manager sono essenziali per traghettare le imprese fuori dall’emergenza. Senza di loro, è impensabile poter reagire alla complessità organizzativa, gestionale, finanziaria che stiamo affrontando.» Farne a meno, ribadisce Cuzzilla, sarebbe un errore strategico, oltre che una condotta antisindacale.
Gli strumenti a disposizione
Come viene affrontata l’attuale crisi dalla categoria dei manager e quali sono gli strumenti a disposizione?
Le aziende più strutturate hanno cominciato ad applicare lo Smart Working, un certo numero di Colleghi si sono posti in ferie utilizzando quelle residue di anni precedenti o fruendo di quelle dell’anno in corso di maturazione. Inoltre, c’è anche chi si è, spontaneamente o in accordo con l’azienda, ridotto la retribuzione, nei casi limite sarà anche possibile utilizzare aspettativa non retribuita.
Venendo al decreto legge “Cura Italia”, quest’ultimo prevede una sospensione di 60 giorni per le procedure di licenziamento collettivo e per i licenziamenti individuali, che comprendono anche i dirigenti. L’azienda, quindi, non può decidere in piena autonomia ma è costretta a ricercare di comune accordo con il dirigente, le misure da adottare.»
Non spetta invece ai dirigenti la cassa integrazione, che ha comunque un tetto pari a circa 1.200 euro lordi mensili.
Come ha evidenziato il Presidente Cuzzilla, «per gestire al meglio il periodo di moratoria è necessario dunque costruire un sistema di sostegno. I nostri manager stanno utilizzando ferie, stanno spontaneamente riducendo la propria retribuzione per venire incontro alle difficoltà aziendali, ma non sarà certamente questa la soluzione per il medio-lungo termine».
Le proposte di Federmanager
Federmanager sta per presentare un emendamento in sede di conversione del decreto legge “cura Italia” per chiedere la creazione di ammortizzatore sociale ad hoc.
Così il Presidente Federmanager spiega l’iniziativa: «Non chiediamo per i dirigenti l’estensione degli ammortizzatori sociali previsti per gli altri lavoratori, bensì una tutela specifica. Bisogna costruire regole funzionali al ruolo manageriale, che garantiscano le coperture previdenziali attraverso contributi figurativi e che riducano il costo aziendale per almeno il 50% del costo complessivo di un dirigente».
Assicurare la continuità aziendale
«I manager – ha continuato il Presidente – stanno cercando di assicurare la continuità aziendale pensando sin d’ora a come ripartire dopo lo stop alle attività produttive, con tutti i problemi connessi. Le responsabilità sono gravose e i nostri dirigenti stanno prendendo decisioni non facili per il futuro di tutti i collaboratori, in un quadro normativo che è in continua evoluzione e, cosa non da poco, differenziato tra livello locale, nazionale e internazionale», avverte.
«Tutti confidiamo di poter presto abbandonare le misure altamente contenitive e di poter far ripartire le produzioni, ma in questo momento l’imperativo è superare l’emergenza. Per riuscirci – conclude il Presidente – dobbiamo sedare sul nascere qualsiasi conflitto sociale. Governo, parti sociali, imprese e manager devono lavorare insieme e responsabilmente per il bene del Paese».